Sulle terrazze – alte – le luci sono accese – attirano insetti – attorno ai cocktail – ai vestiti rossi – tutto è strappato via da qui: – è un cedimento strutturale che apre crepe nell’alto del cielo – e disperde la folla che il vento ramazza con fatica – e la siccità non aiuta – staccandone i gambi uno ad uno – dai loro amori fasulli – dalle parole e dai cancelli. – Ho un libro di Saba – dimenticato sul letto – come il suo cappello: – pare tutto antico – qui – una di quelle case sigillate con il cellophane – e i leoni di marmo – e la fontana secca nel giardino incolto – e le cucce dei cani – vuote e solenni. – Abito tutto – come un fantasma – uno spettro di polvere – che s’aggira fin dentro alle cantine. – Una coppia s’accomoda ai baci – sull’erba che occupa la strada – dando le spalle – dimentichi – alle mie rovine.
L.