Archivio per la categoria ‘Poesia’

Quando eravamo bambini…

Pubblicato: 11 febbraio 2021 in Poesia

Quando eravamo bambini
qualcuno avrebbe dovuto dirci
che potevamo restare a giocare nella neve
fino a non sentire più le dita dei piedi o delle mani;

quando eravamo bambini 
qualcuno avrebbe dovuto dirci
che il cane era giovane
e che potevamo stancarlo tutto il giorno;

quando eravamo bambini
qualcuno avrebbe dovuto dirci
che eravamo bambini 
e che sì, potevamo giocare sui calessi abbandonati.

quando eravamo bambini
qualcuno avrebbe dovuto dirci
che avremmo potuto calpestare l’erba dei giardini
anche con la pioggia e il temporale.

quando eravamo bambini
qualcuno avrebbe dovuto dirci
che eravamo bambini
e che la vita sarebbe arrivata presto.

quando eravamo bambini 
qualcuno avrebbe dovuto dirci
che la gallina avrebbe camminato senza la sua testa
giusto per un po’.

quando eravamo bambini
qualcuno avrebbe dovuto dirci
che il coniglio appeso, eviscerato,
sarebbe stata la vita dopo le corse nella neve.

(11 Febbraio 2021)

L.

Da Qui

Pubblicato: 27 luglio 2012 in Poesia

Da qui
il gancio della luna
suona quando
s’appende
il vento
come su una giostra
di cielo.

Sotto
la pietra
rossa
cava
e prati
scesi
prati
e spaventati alberi
e il brunito dei volti.

Da qui
tutto è immobile
nulla ha perno d’universo
delle grandi leggi naturali
non v’è traccia:

le maree non azzardano riflussi
le nuvole assistono altri cieli
le correnti si legano ai  giochi dell’aurora
i punti cardinali mutano
come fossero il tuo volto
mappa stellare
di chi è perduto
nei deserti.

Ora il gancio
ha incarnito
l’argento della luce
dentro il nero silenzio
della notte.

Stilla
stelle
come
goccia
dopo
goccia
un addio.

(Lo vedo solo io il lume
poggiarsi
sullo spezzato disordine
dei tetti?)

Da qui
è un gioco immaginarti:
ecco
fra me e quella luna
io divento vento
sul suo livido
gancio.

Ma perdo
senza un suono
(foss’anche un grido stanco)
precipitando
sulla
città
nella musica
dei fiumi
e del
poco
pianto.

L.

L’Animale Del Tuo Amore

Pubblicato: 4 marzo 2012 in Poesia

I miei occhi
di fango
serrano
l’animale
del tuo amore

scalcia
muto
scalcia
perduto

la sua tremenda
ganascia
morde il creato
fa sanguinare stelle
rovesciato

volta
i suoi occhi
d’acqua
vuote grotte

altra terra
svelle
nero nella notte
smuove

l’animale del tuo amore
che lentamente
muore.

L.

Digerisco Sangue

Pubblicato: 21 febbraio 2012 in Poesia

Digerisco sangue
mi sale nero fra le ossa
spinge nei luoghi della carne
e s’addensa –

Il petto è una casa
che tace agli sguardi
del sole la sua
segreta violenza –

L’ansa di una sponda
si colma
dal ventre s’imbeve
in silenzio –

Una mano di vene
mi stringe il cuore
come
un
piccolo
uccello
morto
morto
morto.

L.

Certi Tuoi Silenzi

Pubblicato: 19 febbraio 2012 in Poesia

Certi tuoi silenzi
sono come laghi di montagna –
specchi azzurri
calme acque
e attorno
gli inquieti sguardi delle cime –
pensose

così vengo
nel pudore della notte
ad accostarmi

(come il vento fa con i rami
nelle ore che non vediamo
nei pallidi
amori
dei gatti
fantasmi lunari
d’altra vita)

così ti cingo
con un velo di mani
e uso l’alfabeto delle stelle
per lasciare che il sogno
t’indori e non increspi
la natura
colma di cielo
che
sta fra il lago
e
il tuo sonno
lieve.

Certi tuoi silenzi
hanno voli e canti
che tu non sai
e laghi
azzurri laghi
fra la terra delle mie mani
e la violenza del sole.

Rimango
immobile
nella tenerezza
dei miei
occhi.

L.

Temo La Tua Solitudine

Pubblicato: 13 febbraio 2012 in Poesia

Temo la tua solitudine più della mia.

L’abbandono in punta di piedi dalla terra
l’agire delle tue mani sotto alla chioma dei salici
sui laghi indorati d’estate.

Temo la tua solitudine
più del mio sonno mattutino
questo tuo scavo profondo nelle ore
ove frammenti d’ossa ti conducono
agli anni della gioia e dell’incanto.

La temo così come un giorno di neve
un abbaiare irrequieto di cani
nell’inverno alto della montagna
lassù ti perdo nei sentieri del tuo ventre
mentre stilla Primavera
goccia a goccia.

Temo la tua solitudine più della mia.

Il granito rosa della tua statua
imbrunito dal calore dei tramonti
e l’angolo della tua bocca è cambiato
il taglio dei tuoi occhi
le nocche pallide delle tue mani
la pienezza dei tuoi seni

è il vento che spezza i tuoi fiori
e temo la tua solitudine
come adesso
il silenzio.

L.

(agosto 2010)

Attraverso vivo i tuoi occhi…

Pubblicato: 14 dicembre 2011 in Poesia

Attraverso vivo i tuoi occhi
e la memoria s’ingravida di luce –

non ricordo più
lo sciogliersi
nel pianto
sotto gli archi scuri
dei rintocchi –

nulla
dei giochi
delle mani
e l’aperta terra tua
come zolla
m’è distante
infinitamente
brulla –

Attraverso
vivo
i tuoi occhi
e tutto
s’ingravida
di
luce.

Pubblicato: 1 agosto 2011 in Poesia

Voci dai cortili. Volti nel buio, accesi da sigarette. Angoli d’agosto nel morire dei gerani. Città indaffarate nella sopravvivenza. Gatti, quanti gatti, più che stelle, morte distanze siderali. Fanali, clacson, ti amo non ti amo. Crinali. Passi. Restassi. La notte, giacessi!, ti prego, nell’avventura dell’alba. Pietra scavata. Slavata da mani. Dal tuo corpo, salvata. Caparbia. Nella tua diligente superbia. Notte infrange altra notte. E altra ancora. Fa schiuma dell’ora. E allora, e allora? Pioggia, accalora. Terra che sale, or ora, allo stupido cielo. Tiepido velo sul mio stupido zelo. Fa rima l’assenza, lo vedi. Non credi, non credi?

L.