La città è nata dal sogno – (forse di mare – forse la tua) – e senz’altro io ero felice – e tu nascosta – ma l’arruffarsi delle strade – era per noi lo stesso contrito vivere – lo spanciare della luce – portava via tutto come un vento: – in alto la stanza – era questa stanza – e occhieggiavi dalla porta – con una qualche tenerezza. – Quanto è semplice – questo desiderio notturno – che forgia di noi – i fortunati opposti! – La brama della gentilezza – e il sole che ci ricopre – come una domenica mattina.
L.