Archivio per settembre, 2022

Chorus #1851

Pubblicato: 30 settembre 2022 in chorus

Tutta la mia esperienza – termina in nervosità di calcagni – in dita lunghe – in anche fuori asse – in alopecie e miopìe. – I battenti del cuore – pure – sguainano aritmie – come piccioni. – Tu hai racconti di lungomare – belletti di spiagge – anse dove stare un’ora – a scavare la sabbia con le mani. – Tu hai tricicli in inverno – che muovono al tè delle cinque – appena sotto casa. – L’orlo del mio corpo – invece – è bruciato come una candela: – da lontano – la fiamma – stinge all’autunno.

L.

Chorus #1850

Pubblicato: 28 settembre 2022 in chorus

Lo slargo del paralume – sgorga luce a fiotti – così come un lampo adesso – nel gargarismo del cielo d’acqua – sottrae al palato di Dio – la notte. – Traviso il luminare – per speranza: – perché non sei qui – nell’incessante battaglia – a darmi conforto? – Il vecchio sottrarci le mani – le antiche labbra – a frangiflutti d’ore segrete. – Torco il collo a un ricordo – gallinaceo spiumato – sotto la pioggia – barcollante – appena prima di cadere.

L.

Chorus #1849

Pubblicato: 27 settembre 2022 in chorus

Ho passato la giornata – sfaldandomi in cento altri – una folla silenziosa – giù da una strada di montagna – una processione lugubre – sotto il pallido velo – del primo autunno – un tramestio di passi – di voci basse – di tempo giunto alla fine – di cani che latrano ai vicoli vuoti – di chiese aperte come stomaci di capre – e proprio ora – qualcuno s’addormenta da solo – e sono io – e non sono io.

L.

Chorus #1848

Pubblicato: 24 settembre 2022 in chorus

Resto scomposto – caduto dal doppio piano del mondo – quello del buio – e quello della gioia. – Da me si disincarna l’osso bianco – il corpo è divelto – e nelle cantine – i tabernacoli delle finestrelle – celano particole di sole. – Questo tempo – ha una crudezza di calce – monatti attendono – nella piazza deserta. – Frattanto un ballo – nella frattura del giorno – ci indica la via del cuore – l’abbraccio – esattamente dove spiove.

L.

Chorus #1847

Pubblicato: 22 settembre 2022 in chorus

Cammino nella casa vuota. – Qualcuno ha traslocato – portandosi via tutto. – Apro le porte delle stanze: – vuote – sembrano tutte uguali. – Solo la luce ha più spazio – e la voce – se chiamo il tuo nome – suona come metallo percosso. – Due rondoni – volano via dalla grondaia. – Nascita e morte – allegria e pianto – sul muro bianco – c’è l’impronta di una piccola mano. – Passasti – passammo – e niente più.

L.

Chorus #1846

Pubblicato: 20 settembre 2022 in chorus

A credito d’acqua – la chiglia ondula – sottomarina e volante. – Dai lunghi spazi – i salici defogliano – alla cantilena delle onde. – Una serenità settembrina – ha forme tue scomparse – lunghi capelli neri – torniti dal sole. – Tutto ha giustezza di voci – e dalla vecchia strada – rotola un pallone – biascicando cortili di pioggia. – Domani ci vedremo – e passerà senz’altro – il vento della malinconia – sopra un giorno e poi all’altro.

L.

Chorus #1845

Pubblicato: 19 settembre 2022 in chorus

Ora è il mio tempo – e di nessun altro. – Ho dato di me – la carne e il sangue – in once di parole – e di mani. – Non è servita a nulla – la gentilezza del mio corpo – l’abdicare da me stesso – nella sonnolenza del volersi bene. – Gli anni sono gravidi come granai – di stagioni fortunate: – è l’ora fervida dell’amarsi – sotto l’incedere dei tramonti. – Fra poco scomparirà anche il cane – nell’allungarsi della sera: – di nessun altro – è questa mia vita – questa mia morte.

L.

Chorus #1844

Pubblicato: 18 settembre 2022 in chorus

So che non avremo più pazienza – e so che ci separeremo – staccandoci dalla carne – come traspirando – come sfilacciandoci in malinconici spettri – scivolando via dai terrazzi – dai vasi di fiori ordinati – dalle seggiole ripiegate per la bella stagione – girandole di luce – il pulsare dei nostri cuori – il callo bianco delle ginocchia – per un attimo ancora – restii di partire – in piedi dove eravamo ieri – dimenticandoci tutto – serenamente.

L.

Chorus #1843

Pubblicato: 17 settembre 2022 in chorus

Dico autunno – senza dire di abiti pesanti – comignoli – e tramontana. – Nel mezzo delle scale – mi sorprendi – dove dai gradini luminosi – si sale al crepuscolo dei piani. – Succede ogni volta – e ogni volta – ci diciamo arrivederci – alla bella stagione. – Si muove la pietra del sole – sopra la casa che abitammo – e così di un certo inganno – viviamo – mentre arrossa prima la sera – e le viti figliano vino e allegria – sopra tutto ciò che cercammo.

L.

Chorus #1842

Pubblicato: 16 settembre 2022 in chorus

Abbiamo scelto un film – da vedere insieme – mentre fuori sobbalza di lampi – una nuvola. – (Naviga sola – infernale testuggine bianca.) – Insieme non lo siamo mai stati – geme il tuo corpo – geme il mio corpo – dentro la mandibola della luce – che teniamo bassa. – Scorrazzano i bellimbusti di Hollywood – e fanno cose eroiche – mentre noi contiamo il tempo che ci separa – dalla separazione. – La nuvola era un palloncino bianco – (come un vecchio film iraniano – nella rivoluzione dei Pasdaran) – volata via in un ultimo incendio – e le nostre caviglie nude – le une sulle altre.

L.