Archivio per settembre, 2023

Chorus #2074

Pubblicato: 29 settembre 2023 in chorus

Scrivere non è più necessario. – Saltare lo sarebbe – o pedalare – o colpire con forza un pallone. – Scrivere è una misericordia – di poco tempo. – Proprio mentre taci e rimesti – mentre pensi a un’avanguardia di parole – e forzutamente dai all’idea una frase – si sbellica l’osso del petto – cadendo preda dell’ora. – Che scrivi a fare – la bellezza vive fuori – i morti sono carbonio e diamanti – e l’amore soggioga la luna – qui dentro giace immobile – il letto dei vent’anni.

L.

Chorus #2073

Pubblicato: 25 settembre 2023 in chorus

L’estate tace – nel suo spudorato restare. – Dicono anfratti – le tue notti – dicono segni di calanchi – il perdurare tuo – e dei tramonti. – Creste rimangono esposte – a cieli azzurro fuoco – ed è potente il cavo dei portici – dove stavamo a guardare. – Toglimi di dosso – la nudità del pensarti – uccidimi con un morso di sole: – questo tempo è caduto – questo tempo è dolore – questo tempo è vasto meriggio – nello scomparire di case.

L.

Chorus #2072

Pubblicato: 24 settembre 2023 in chorus

Mi consola questo precipizio della domenica – quest’argine di nulla, al mondo – questo crepare di cose fatte e di balconi; – si fa un tumulto di cieli vuoti – ripetendosi sulle cime che non vediamo – si fa lo spazio del petto – cielo di corvi e ululati di cani; – s’ingrigia la lacrima di te – forzuto ectoplasma facciale – che dice e dice e dice – sopra la coperta sconcia – la lingua della disperazione del domani.

L.

Chorus #2071

Pubblicato: 23 settembre 2023 in chorus

Non resta che un deprecabile non vivere: – l’assumere che l’errore fu fatto – che la cocciutaggine della speranza – ti ha tenuto in vita. – La mandibola mastica buio – sopra gli scranni del sonno. – Le palpebre chiuse – ingoiano le biglie degli occhi. – La bocca è pallida – come la luce della luna. – Il talamo cogita il sogno – dentro cui ho braccia d’amore. – Infine la brocca dell’alba – versa la sua acqua sul mio corpo: – non resta che un deprecabile non vivere.

L.

Chorus #2070

Pubblicato: 22 settembre 2023 in chorus

Un altro giro di terra – un istmo di giorni – fattosi dal silenzio – proteso dall’uno all’altro – come un largo ponte disabitato; – fra poco sopra l’acqua – unirà il niente – bacino di sassi e canneti – rifugio di uccelli migratori – fra poco sarà di nuovo nebbia – e bassi suoni lontani – e luce che perfora il salmastro; – lo vedi – costruiamo terre – perduranti nidi di lumache – linee di salici – e non abiteremo nulla – le case non avranno mura – i nostri occhi non avranno luce.

L.

Chorus #2069

Pubblicato: 20 settembre 2023 in chorus

Si percorre il lungolago più breve – tentando le cose umane e le nuvole – l’oblò di un’ombra – da dove mostrarti stanchezza. – Si è disseppellito il pomeriggio – da una radura di piogge: – è tutto slabbrato l’orizzonte – e coppia dopo coppia – l’oblìo umano – si compie silenziosamente – tutto d’antica tenerezza. – Il tempo che ho perduto – ha invece di me – sparpagliato l’identità: – non so più chi sono – senza di te che m’indicavi con la mano – il battello bianco e azzurro delle cinque.

L.

Chorus #2068

Pubblicato: 18 settembre 2023 in chorus

La poesia è materia lattea – colostro di vaghi seni – serrati nel buio della stanza. – Non è questa folla scesa in strada – nel faticare di spazi – di un’allegria dovuta – e di braccia alzate. – Vincere – perdere – sono fiori fittizi – con cui riempire i vasi canopi – delle vostre tombe. – Suggere è bastante: – la parola cola in bocca – e sta irriverente sul labbro – come cento poemi antichi – o il tuo bacio.

L.

Chorus #2067

Pubblicato: 17 settembre 2023 in chorus

Il ritmico levarsi di un suono: – una raffica di basse esplosioni – crepita lontano. – Ancora e ancora – dal ventre della notte – snaturano l’attesa. – Ognuno è ormai tornato a casa – e aspetta nel suo brodo di giuggiole – gli spalancati occhi della felicità. – Sopra questa ferita di tempo – gettiamo il sale della disperanza: – qualcuno si è arreso e dorme. – Poi tacciono anche le desinenze della festa – e si annoda un silenzio di nubi basse – sulla lunga pianura segreta.

L.

Chorus #2066

Pubblicato: 16 settembre 2023 in chorus

S’incurva e protende – l’albero vecchio dell’estate: – urlano ragazzini – nel buio tardo del sabato. – L’eco delle voci – ha la chiusa delle pietre – dove lucertola in anfratti. – Scappano le parole – in fughe acquose – ma l’allegria è luminosa – se avesse ghirlande di luci – a commentare. – Ridono tutti beatamente – e la strada è vuota – e la piazza – e così pare tutto il mondo.

L.

Chorus #2065

Pubblicato: 13 settembre 2023 in chorus

La linea del cielo – scruta fra le persiane – un fuoco arginato occhieggia – oltre queste notti nodose – bazzicando sugli zigomi miei e tuoi – in una rapida luce di primo autunno. – Ci siamo oramai – il cerchio si sta chiudendo ancora una volta – attorno ai nostri corpi di brevi infelicità – attorno a quelle vene – sopra cui tentavi l’idea dell’amore. – Fra non molto – esiteremo come i solitari – l’abbondanza del sole – avrà ceste vuote – il buio dilagherà sopra ciò che rimane.

L.