Chorus #1509

Pubblicato: 21 aprile 2021 in chorus

L’affondo unanime della strada – sotto la perturbazione d’azzurro – che già risale dalla fragranza dei campi – al lampo ultimo del sole. – Si stendono i nostri corpi – in tutto questo. – Si stendono – le vertigini degli occhi – sopra i capannoni vuoti delle nove della sera. – Si stendono – delle tangenziali gli imbocchi – sotto il prisma illuminato – dei cartelli dei divieti. – Il temporale s’è arruffato sulle cime – e ha aizzato il vello dei cerbiatti. – Si è fatto – nel mezzo – un torpore di città – e non son io che l’attraversa – ma lo scroscio di pioggia e il vento – e di nuovo la sottigliezza della rosa – che s’acumina lungo il muro – come una serpe – che sale verso casa.

L.

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